La popolazione invecchia. Secondo Istat le persone ultrasessantacinquenni oggi sono il 22% della popolazione e saranno il 34% nel 2050. E con l’invecchiamento della popolazione aumenta anche il numero di anziani non autosufficienti: oggi sono 2,5 milioni gli anziani non autosufficienti e raddoppieranno nel 2030.
Ad oggi la cura delle persone non autosufficienti viene lasciata in larga parte alle famiglie che sopportano l’onere organizzativo dell’assistenza, ma anche in gran parte l’onere economico. Per fare due conti ogni anno le famiglie italiane spendono 7 miliardi di euro in personale domestico che accudisca persone disabili. Una cifra che ha un'incidenza sul Pil di 1,3 punti percentuali. Una badante convivente “costa” all’incirca 1.310 euro al mese. Possiamo dire che un’assistente familiare, costa quindi alla famiglia circa 15.800 euro all’anno tutto compreso (più i costi di vitto e alloggio).
Insomma, l’assistenza di una persona non autosufficiente può essere molto costosa e spesso ricade direttamente sui privati visto che l’intervento dello Stato non c’è o non è sufficiente. L’indennizzo di una polizza assicurativa può essere un modo per assicurarsi un’entrata destinata a coprire le spese.
Le polizze “Long term care” offrono una rendita mensile o il pagamento di spese mediche o di assistenza a persone assicurate che hanno bisogno, a causa di una malattia o di un incidente, di essere aiutate continuamente da un’altra persona per compiere le normali azioni della vita quotidiana quindi mangiare, vestirsi, muoversi, lavarsi; operazioni che altrimenti non potrebbero fare da soli. Un’assistenza dunque, a domicilio o in strutture dedicate, disponibile 24 ore su 24. Si tratta di un’assistenza costosa coperta solo in piccola parte dallo Stato o dagli altri enti territoriali (Comuni piuttosto che Regioni) e che molto spesso viene pagata di tasca propria dalle famiglie in termini di tempo impiegato e di risorse economiche spese.
L’offerta delle principali compagnie
Si dividono in due categorie: polizze malattia e polizze vita (che possono essere a “vita intera” e “vita temporanea”). Le polizze malattia prevedono il rimborso delle spese mediche sostenute, nei limiti di un massimale previsto dal contratto. Polizze vita sono invece contratti che garantiscono esclusivamente il pagamento di una rendita in caso di perdita dell’autosufficienza (ma che possono fornire anche servizi sanitari aggiuntivi, soprattutto nelle formulazioni più recenti). Questi contratti possono essere a vita intera (quando il pagamento del premio dura per tutta la vita). Ovviamente quando si verifica la non autosufficienza, l’assicurato non paga più il premio e la compagnia inizia a erogare la rendita.
Esistono poi polizze vita temporanee, in questo caso il pagamento del premio avviene per un periodo prefissato ma la copertura è comunque vitalizia.
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